28-novembre-2022 – Alessandro Albano
Nei nove mesi del 2022 è proseguito il calo delle pratiche fallimentari. Infatti ne sono state aperte nei tribunali italiani 5.299, circa il 20% in meno di quelli aperti nello stesso periodo del 2021. Il dato emerge dalla rilevazione di Cherry Sea (si veda qui il comunicato stampa), l’osservatorio sulla giustizia fallimentare di Cherry srl, fintech che fornisce servizi basati su intelligenza artificiale agli operatori del credito, di cui è co-fondatore l’ex ad di Banca Ifis Giovanni Bossi (oggi a capo di Cherry Bank).
Il dato conferma quanto rilevato nel primo semestre dallo stesso osservatorio, che ha analizzato l’andamento delle procedure nelle sezioni fallimentari di 140 tribunali italiani. Al giugno scorso, sono stati 3957 i nuovi fallimenti iscritti nei tribunali italiani, circa il 20% in meno di quelli aperti nei primi sei mesi dell’anno scorso, con procedimenti in calo del 6% a 7.264, e stock ridotto a 64.000 procedure pendenti, -11% dalla fine del 2021 (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando ai primi tre trimestri del 2022, sono stati definiti 10.180 procedimenti, dato leggermente inferiore a quello del 2021 (-3,6%), mentre lo stock è stato ridotto a 64000 pratiche pendenti, in diminuzione del 7% rispetto al dato a fine 2021. Guardando solo al terzo trimestre, in particolare, sono stati aperti procedimenti per 1360 fallimenti, valore inferiore del 20% rispetto al terzo trimestre 2021 e del 40% rispetto al 2019.
L’analisi di Cherry Sea prende poi in esame l’attività delle prime venti sezioni fallimentari per volume di attività: Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Busto Arsizio, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Modena, Monza, Napoli, Padova, Roma, Torino, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza. Qui emerge come a fine settembre siano state aperte complessivamente 2.727 pratiche, esattamente la metà di quelle aperte nei nove mesi del 2019 (5472) e il 39% in meno rispetto all’anno scorso (4488). In particolare, il primo tribunale per numero di nuovi procedimenti è Roma con 482, quasi la metà di quelli aperti nello stesso periodo dell’anno scorso (878); seguono Milano con 473 (-44% rispetto al 2021) e Firenze con 184 (-4%).
Quanto a procedimenti definiti, il primo tribunale in Italia è Milano, che nei primi nove mesi del 2022 ha portato a termine 982 pratiche, dato tuttavia inferiore (-22%) a quello dello stesso periodo del 2021. Seguono Roma con 359 (-25% rispetto al 2021) e Bergamo con 310 (-22%). Inoltre, le sezioni che hanno chiuso meno procedimenti, invece, sono Genova con 110 (-21%), Busto Arsizio con 128 (-42%) e Firenze con 129 (-50%).
In termini di efficienza, il primato va invece al Tribunale di Treviso, con un clearance rate del 313%, seguito da Cagliari (194%) e Busto Arsizio (178%). In generale, la diminuzione media dello stock di procedure dei primi 20 tribunali è il 7% se comparata al valore di fine 2021 e questo, spiega il report di Cherry Sea, è dovuto al minor flusso in entrata di nuove pratiche che ha permesso alla maggior parte dei tribunali in esame di chiudere più pratiche di quante siano state aperte. L’unica sezione che ha visto aumentare il proprio stock è ancora Firenze, che con 1533 procedure pendenti registra un aumento del 3% rispetto alla fine dello scorso anno. Viceversa, i tribunali che hanno inciso maggiormente sul proprio arretrato sono Bergamo, che lo ha ridotto del 15% rispetto a fine 2021 portandolo a quota 921 pendenti, Treviso (841, pari a -13%) e Milano (3848, pari a -11%).
Per quanto riguarda il Disposition Time (DT), ovvero la metrica adottata dalla CEPEJ (Commissione europea per l’efficienza della giustizia), interpretabile come il tempo necessario per smaltire i procedimenti pendenti alla fine di un dato anno, al primo posto troviamo il Tribunale di Bergamo(2,2 anni), segue Milano (2,9 anni) e Treviso (3,3 anni). Fanalino di coda della classifica sono, invece, Firenze (8,9 anni), Roma (6,7 anni) e Catania (6 anni). Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica, anzi. Il braccio di Cherry Srl avverte, infatti, che attualmente sarebbero necessari mediamente 4 anni e mezzo per smaltire l’arretrato accumulato nei 20 tribunali presi in considerazione dallo studio.
Infine, il report esamina la mappa regionale delle pratiche pendenti. I tribunali con lo stock più voluminoso al 30 settembre 2022 sono Roma (4975), Milano (3848) e Bari (1770). Le regioni, invece, in cui è concentrato il maggior numero di pendenti sono Lombardia (11047), Lazio (8315) e Campania (6546). Viceversa, quelle considerate più “scariche”, quindi con una mole di lavoro inferiore, sono Molise (331), Basilicata (714), e Friuli-Venezia Giulia (719).